Yoga e Golf. La funzione degli adduttori dell’anca

Il gesto più importante del golf è lo swing, dove l’azione sinergica di un elevato numero di muscoli consente di accelerare il bastone oltre i 160 km/h in un lasso di tempo molto breve.

Per mandare lontano la palla la forza muscolare non è tutto: sono necessari mobilità, flessibilità, equilibrio e coordinazione.

Dal mio punto di vista di golfista e istruttore di yoga, per raggiungere una performance ottimale è fondamentale un’accurata conoscenza del nostro corpo e della biomeccanica dello swing (la biomeccanica è la disciplina scientifica che applica i principi meccanici allo studio del movimento umano).

In questo articolo vorrei approfondire gli adduttori dell’anca, la loro anatomia, la loro funzione nel golf e vorrei suggerire alcune posizioni dello yoga (asana) utili per allenare questi muscoli.

Anatomia degli adduttori dell’anca

Il complesso degli adduttori dell’anca è composto da cinque muscoli: il grande adduttore, l’adduttore lungo, l’adduttore breve, il gracile e il pettineo.

Tutti e cinque condividono la medesima funzione di adduzione dell’anca, ossia il movimento che sposta la gamba verso l’esterno allontanandolo dal corpo che si trova in posizione eretta.

Gli adduttori dell’anca nel golf

Per quale motivo è importante allenare nel modo opportuno gli adduttori dell’anca? Quali sono le loro funzioni nello swing?

Ricordiamo che i giocatori di golf che colpiscono la palla ottenendo lanci molto lunghi, compiono un grande lavoro con i muscoli delle gambe. Tutta l’energia che si riversa sul bastone nasce dalle gambe e viene trasferita nelle altre parti del corpo.

In particolare nel downswing la gamba anteriore tira e quella posteriore spinge. Nella gamba anteriore sono proprio gli adduttori che principalmente compiono il lavoro di tirare, mentre i glutei della gamba posteriore spingono.

Gran parte della potenza dello swing si genera con questo movimento degli arti inferiori.

La chiave per effettuare lanci lunghi è avere la capacità di caricare l’anca della gamba posteriore nel back swing e usare la pressione del piede sul terreno per creare energia per potenziare il downswing.

Per raggiungere questo scopo è necessario avere gli adduttori dell’anca flessibili e forti in modo da migliorare il radicamento, sensibilizzare il contatto della pianta del piede sul terreno e migliorare l’equilibrio.

Le posizioni dello Yoga per gli adduttori dell’anca

Nello yoga abbiamo a disposizione molte asana (posizioni) per lavorare sugli adduttori dell’anca sia per allungarli e sia per potenziarli. Vediamone alcune.

Vrikshasana (posizione dell’albero)

Questa posizione prevede il bilanciamento su una gamba e le braccia unite sopra la testa, proprio come un albero. Richiede concentrazione, equilibrio e forza.

Vrikshasana ha numerosi benefici:

• migliora l’apertura dell’anca e la rende elastica,
• migliora l’equilibrio (fisico e psico-emotivo),
• allinea la colonna vertebrale,
• utile contro lo stress, l’ansia e la tensione,
• tonifica i muscoli anteriori della coscia
• rafforza le caviglie,
• allunga la schiena,
• migliora la postura del corpo.

Ustrasana (posizione del cammello)

Posizione inizialmente non semplice ma con tantissimi benefici:

• tonifica la spina dorsale,
• distende l’intera parte anteriore del corpo,
• elimina la rigidezza delle spalle,
• elimina il grasso addominale,
• rinforza l’apparato genito-urinario,
• potenzia i muscoli della schiena.

Baddha Konasana (posizione del ciabattino)

Questa posizione viene chiamata “del ciabattino” poiché la postura assomiglia molto al tipico modo di sedere dei calzolai indiani quando lavorano.

Benefici di Baddha Konasana:

• rilassa e distende i muscoli dell’interno coscia,
• sviluppa la flessibilità di anche, ginocchia e caviglie,
• allevia la stanchezza nella muscolatura delle gambe,
• allevia i sintomi della sciatica,
• allinea la schiena.

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