Ogni giocatore di golf si è reso conto, fin dai suoi primi approcci al golf, che lo swing è un movimento molto complicato, che coinvolge tutto il corpo e che richiede il controllo di una miriade di muscoli.
È così complicato che è considerato dagli esperti uno dei movimenti sportivi più difficili, paragonabile a livello tecnico al salto con l’asta.
Per arrivare allo swing perfetto, è un errore pensare che i campioni ottengono lanci spettacolari usando semplicemente la forza esplosiva. Sebbene avere una buona dose di forza sia importante, non è la sola fonte di energia nello swing.
Ingredienti fondamentali per ottenere il colpo ottimale sono la corretta esecuzione della tecnica e una preparazione fisica adeguata.
Spesso è proprio quest’ultimo punto la nota dolente della maggior parte dei giocatori di golf. I più ligi al dovere si allenano durante la settimana ma pensano esclusivamente alla tecnica. In pochi si rendono conto che il golf è un’attività agonistica e che richiede una buona forma fisica.
Non dimentichiamo che una gara può durare quattro o cinque ore, si percorrono diversi chilometri e si eseguono centinaia di colpi. Come non considerarla un’attività sportiva?
Di questo aspetto se ne sono resi conto i veri campioni che ormai hanno affiancato al classico allenamento sul green, sezioni in cui lavorano sul proprio fisico. In particolare, si focalizzano sull’elasticità del loro corpo e sul controllo di ogni singolo muscolo.
Tra i muscoli su cui porre particolare attenzione abbiamo i muscoli posteriori della coscia.
Anatomia dei muscoli posteriori della coscia
I muscoli posteriori della coscia (noti anche con il termine inglese di “hamstring”) sono tre: il muscolo bicipite femorale, il muscolo semitendinoso e il muscolo semimembranoso.
Uno dei compiti principali di questi muscoli è di consentire l’estensione dell’anca, ossia quel movimento che sposta la gamba dietro al corpo.
Ruolo dei muscoli posteriori della coscia nel golf
Nel golf ci interessa rafforzare i muscoli posteriori della coscia per migliorare la mobilità delle anche e per non sovraccaricare i quadricipiti e lo psoas.
Troppo spesso, infatti, i quadricipiti e lo psoas sono utilizzati in maniera eccessiva a causa della debolezza dei muscoli posteriori della coscia. Se questi muscoli sono deboli, diventa difficile spingere in fuori l’anca alla fine dello swing e siamo costretti a compensare con altri muscoli.
La compensazione è un effetto che bisogna minimizzare in quanto, se una serie di muscoli deve sopperire il lavoro di altri, lo farà in maniera poco efficiente con il rischio di incorrere in infortuni e incidenti.
Le posizioni dello Yoga per i muscoli posteriori della coscia
Nello yoga abbiamo a disposizione molte asana (posizioni) per lavorare sui muscoli posteriori della coscia sia per allungarli e sia per potenziarli. Vediamone alcune.
Virabhadrasana 1 (Guerriero 1)
La posizione del Guerriero 1 è un’asana in piedi che prende il nome da Virabhadra, un eroe mitologico della tradizione induista. Virabhadra era un guerriero e quest’asana regala forza fisica, equilibrio e stabilità mentale.
Virabhadrasana 1 ha numerosi benefici:
- allunga tutta la parte frontale del corpo,
- rafforza le gambe, la schiena e tutta la parte superiore del corpo,
- migliora la resistenza fisica e l’equilibrio,
- allunga cosce, polpacci e caviglie,
- aumenta la concentrazione,
- riduce il grasso sui fianchi,
- toglie la rigidezza sul collo, sulle spalle e sulla schiena,
- apre il torace quindi migliora la respirazione.
Padahastasana (posizione delle mani sotto i piedi)
Padahastasana è una delle posizioni base dello yoga e permette di allungare tutti i muscoli della parte posteriore del corpo, dalla testa ai piedi.
Padahastasana ha molti benefici tra cui:
- allunga molti muscoli soprattutto quelli del retro delle gambe e di tutta la colonna vertebrale,
- effettua un massaggio a livello addominale, stimolando gli organi interni e la peristalsi intestinale.
- diminuisce l’ansia,
- stabilizza la pressione arteriosa,
- rilassa i muscoli del collo e delle spalle,
- aiuta a risolvere il mal di testa.
Adho mukha svanasana (cane a testa in giù)
Adho Mukh significa “rivolto verso il basso” e Svan significa “cane”.
Adho mukha svanasana apporta numerosi benefici:
- rende flessibili le caviglie,
- dona energia a tutto il corpo,
- rinforza la schiena,
- allunga e tonifica i muscoli di gambe e braccia,
- migliora la digestione.
- riduce il mal di schiena.
Paschimottanasana (occidente, piegamento in avanti da seduto)
In sanscrito, paschima significa “Ovest”, riferito al lato posteriore del corpo, e uttana “allungamento”, perciò Paschimottanasana è la “posizione dell’allungamento della schiena”.
Benefici di Paschimottanasana:
- posizione calmante che allevia la stanchezza,
- migliora la digestione,
- tonifica e massaggia la zona addominale,
- aumenta la flessibilità delle anche e della colonna vertebrale,
- migliora la concentrazione mentale.
Conclusione
Abbiamo visto solo alcune posizioni dello yoga che possono essere utili per effettuare un lavoro serio sui muscoli posteriori della coscia. Naturalmente un percorso di Yoga per il Golf è molto variegato e permette di allenare tutti i muscoli utili a migliorare il nostro swing.
Presso l’Accademia Villa Matrix proponiamo corsi individuali e di gruppo di Yoga per il Golf. I nostri corsi sono efficaci in quanto oltre ad essere un istruttore di yoga sono anche un giocatore di golf e quindi provo prima su me stesso l’efficacia di ogni tecnica.