Yoga per vincere la stitichezza on-line

Yoga per vincere la stitichezza on-line

Da recenti ricerche è emerso che circa 9 milioni di italiani soffrono di stitichezza, problema delicato e che non fa vivere serenamente la vita quotidiana. I rimedi che vengono proposti sono tanti, spesso a base di farmaci, e non sempre efficaci (se funzionassero, ora non ci sarebbe più questo problema).

Dal mio punto di vista, e dopo numerose ricerche, credo che lo yoga sia un rimedio naturale molto efficace (ma poco conosciuto nel nostro paese) per migliorare la stitichezza e i disturbi intestinali e ritrovare la regolarità.

Lo yoga, infatti, ha numerosi strumenti come le posizioni del corpo, le respirazioni e i rilassamenti, utili per massaggiare l’intestino dall’interno e riequilibrare le energie (la stitichezza è legata proprio ad una disarmonia energetica).

Sono il dott. Guido Cocozza, ingegnere biomedico ed insegnante di yoga da molti anni. Proprio per far conoscere i vantaggi dello yoga per risolvere la stitichezza, sto facendo partire un nuovo progetto per diffondere questo metodo in Italia.

Yoga per vincere la stitichezza on-line – Informazioni

Quando: Lunedì e Venerdì dalle ore 19:00 alle 20:00.

Costo: 40 euro al mese (per 2 lezioni settimanali).

Il corso si terrà in modalità on-line tramite l’applicativo Zoom che puoi scaricare tranquillamente sul pc o sul telefonino.

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Yoga per vincere la stitichezza percorsi individuali e di gruppo

Se soffri di stitichezza e vuoi migliorarla con un metodo naturale, l’Accademia Villa Matrix propone percorsi di yoga per la stitichezza personalizzati e di gruppo. I gruppi possono essere formati anche da poche persone, quindi ti puoi mettere d’accordo con le tue amiche e partecipare insieme.

Chiama per info al 389.4750037 – 370.3345751

2 commenti

  1. A me sarebbe utile perché vado in bagno ma devo fare colazione con calma bermi un abbondante caffè e poi forse….quando devo andare a lavorare tutto questo mi porta via un ora di tempo e sinceramente non posso permettermi questo sempre. Così spesso vado in “bianco”

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