Il bambino interiore è una figura archetipica primale.
Come tale possiede tutte le caratteristiche di universalità e riconoscibilità proprie delle figure archetipiche di questo tipo. Le sue caratteristiche energetiche concorrono a formare la parte primigenia di noi stessi e sono il fulcro della formazione della nostra identità.
È praticamente impossibile fare un lavoro serio ed efficace sull’emersione e/o il contatto con questa figura senza compiere un viaggio preliminare e un’indagine osservativa all’interno dell’archetipo identificando e riconoscendo in esso sia le parti, che per comodità didattica chiameremo luminose, sia quelle cosiddette oscure, egoiche, problematiche.
Come tutte le figure archetipiche che vivono e agiscono dentro di noi, il bambino interiore evolve, crescere.
Jung è stato il primo a parlarne nel 1912. E’ lui che conia il termine di “Puer aeternus” (Fanciullo eterno) che sarà ripreso da altri psicologi e terapeuti dell’epoca, che addirittura ne parleranno come del nostro vero io”, del nostro “io reale”.
L’esperienza è guidata dalla Dott.ssa Giusy Tropea (Saryta) psicologa, naturopata, insegnante di Hata Yoga e meditazione, leadership nella formazione sistemica e consulenza trans personale (esperta di tecniche di sviluppo personale, motivazionale) e da tutto il suo team.
Cose da portare:
- uno specchio,
- una foto da bambini,
- il vostro giocattolo preferito.
Informazioni e contatti
Dove: Villa Matrix, via delle Mimose 56 – Lido dei Pini (Marina di Ardea – Roma)
Quando: Domenica 3 Dicembre 2017 – dalle ore 11.00 alle 20.00
Si consiglia di venire vestiti comodi.
Per iscrizioni & info: cell. 389.4750037